giovedì 13 settembre 2007

Il blocco dello scrittore..

Ogni volta che devo scrivere qualcosa di importante, mi capita di imbattermi nel cosiddetto "blocco dello scrittore". Magari butto giù 100 parole, poi mi blocco e mi ci vogliono altre 4 ore prima di riempire una pagina intera. E dopo che ho scritto 3 pagine, le rileggo e mi metto a correggere qua e là. Risultato: non rimane praticamente nulla dello scritto inziale.
In questi giorni, sto rivivendo l'odiato blocco. Durante una delle tante pause improduttive, ho googlato "blocco dello scrittore" e ops.. non pensavo ci fossero ricerche mediche su questo problema. E non pensavo nemmeno che fosse considerato un disturbo così grave. Io credevo - forse ingenuamente - che le cause principali del "blocco" fossero la distrazione, le "idee confuse", il dover scrivere su un determinato argomento anche se in realtà si ha poco da dire al riguardo. Ebbene no... per alcuni studiosi, il blocco dello scrittore è un disturbo di natura psicologica dagli effetti devastanti; per altri, un disturbo cerebrale, le cui cause risiederebbero in un cambiamento dei lobi frontali, che impedisce una corretta interazione con i lobi temporali. C'è chi si è curato facendosi applicare un elettrodo per stimolare l'attività cerebrale e fatto questo è diventato uno scrittore! C'è chi ha superato il blocco solo dopo un'operazione cerebrale, che gli ha rimosso una massa che opprimeva i lobi... Insomma, c'è da avere paura a definirsi vittime del "blocco dello scrittore". Non voglio pensare che i miei lobi non interagiscano bene, che ci siano delle cause di natura cerebrale o psicologica che mi impediscono di scrivere 3 pagine di fila.. E mi sa che da oggi in poi mi limiterò a dire che "sto facendo fatica a mettere per iscritto alcune idee", senza chiamare in causa il "terribile blocco".

Nessun commento: